Situazione: Estesa
BUKA
℅ Circolo Amelia
Via Privata Venezia Giulia 19, 20157 – Milano MI
Sala 1:
22:00 – SMS
00:30 – LENA WILLIKENS
04:30 – HAGVA
07:00 – COBRA
10:00 – end
Sala 2:
VENA
00:00 – FLUX BY UCHIHA
02:00 – MAMA MATRIX & HANS ARSEN hybrid set
03:00 – UFOBAR live
04:00 – GIESSE
06:00 – end
Nel Caveau:
FEDERICO TOSI
“Almost”
Installazione
Ingresso:
Solo con
1) tessera associativa Amelia
– 8 € entro il 31/12/24
– 10 € dal 1/01/2025
2) quota di sottoscrizione per l’evento.
La tessera è da richiedere online entro le ore 23:00 del 10/01 ed è valida un anno solare dal momento dell’attivazione.
1) Istruzioni tesseramento:
– Richiedi l’iscrizione sul portale dell’associazione Amelia
– Attendi l’email di presa in carico della richiesta e aspetta la seconda mail di conferma
– Nell’email di conferma trovi il link per effettuare il versamento della quota associativa
La tessera verrà emessa in formato digitale
2) Istruzioni quota Sottoscrizione per l’ingresso:
Una volta effettuato il versamento della quota associativa potrai procedere con l’acquisto della sottoscrizione in due modalità:
– anticipatamente online
– oppure alla porta
Si consiglia la procedura online per garantirsi l’accesso ed entrare più velocemente: chi è già in possesso della tessera ed ha anche già versato la quota può entrare da una corsia veloce predisposta con ingresso tramite QR code.
Chi è già socio o ha concluso la procedura di tesseramento può acquistare a questi link la sottoscrizione:
– a prezzo agevolato con ingresso entro le 23:30 a questo link
– a prezzo intero con ingresso dopo le 23:30 a questo link
Per problematiche legate al tesseramento,
contattare direttamente il Circolo
N.B.
A seconda della rimanenza delle emissioni online,
la disponibilità di biglietti alla porta il giorno dell’evento è limitata.
I titoli di accesso in cassa sono gestiti in base all’affluenza e alla capienza disponibile al momento.
Politica d’ingresso, anzi, di uscita:
La Festa è un ambiente, va tutelato insieme a coloro che scelgono di unirsi e frequentarlo.
Buka è una festa itinerante e a seconda degli spazi che occupa ha delle modalità di accesso e fruizione ogni volta differenti.
In questo caso si trova in un Circolo: coloro che si associano hanno pari diritti di accesso e non può essere precluso l’ingresso ai tesserati.
La Buka, in ogni caso e preventivamente, vuole tutelare l’atmosfera di Festa, prediligendo la compresenza di tipologie umane compatibili.
Per salvaguardare la Situazione vuole stimolare una fruizione più consapevole e di aiuto reciproco.
Per questo motivo all’interno ci sarà uno staff dedicato per raccogliere segnalazioni ed essere in ascolto di voi tutte e tutti in caso di comportamenti sgradevoli o di disagio personale.
Chiunque abbia atteggiamenti molesti o irrispettosi verso le altre persone presenti potrà essere segnalato allo staff e verrà accompagnato all’uscita.
All’interno della Festa:
Anno: 2024
Il nuovo anno inizia con la Buka in versione Estesa.
12 ore, due sale e un Caveau, dalle 22:00 alle 10:00 di mattina.
Apre le danze in sala 1 il battito lento di SMS, poi arriva per la prima volta nella Buka Lena Willikens, regina del Salon des Amateurs, ci immergiamo nella techno mentale del duo Hagva, e in chiusura da Torino l‘”After-Master” Cobra.
La seconda sala è ancora l’occasione per stringere alleanze e dare voce e spazio a suoni divergenti.
Questa volta con Vena, piattaforma focalizzata su pratiche sonore di resistenza culturale e una label sperimentale che catalizza progetti editoriali e musicali rilevanti legati a subculture marginalizzate.
Apre le danze Flux by Uchiha, poi dub-session con Mama Matrix & Hans Arsen alla voce, il live a 6 mani tra sperimentazione e dancehall di UFOBAR, e la chiusura nella mani esperte di Giesse.
Con la Buka riapre anche il Caveau blindato che un tempo custodiva opere d’arte quando prima del Circolo c’era un deposito di lusso. Questa volta con “Almost” di Federico Tosi.
Dalle 22:00 in Sala 1:
SMS (ITA) dj set
SMS ha intrapreso il suo viaggio musicale all’età di sei anni, crescendo in una piccola città italiana e apprendendo l’arte del sassofono.
Il trasferimento a Roma contribuisce ad ampliare idee e rete, l’orizzonte diventa internazionale e SMS prende in mano l’organizzazione di eventi al Goa Club della capitale.
Tutto riflesso ovviamente nei suoi set: atmosfere celestiali, dove paesaggi sonori tracciano un ponte tra anima e mente; attraverso una varietà di canali espressivi, che spaziano dalla musica elettronica primordiale a quella strumentale, dalle colonne sonore cinematografiche a suoni progressivi onirici, narra storie che illustrano la connessione tra dimensioni naturali ed elettroniche.
Scene in transizione si fondono l’una nell’altra, diffondendo la delicata fragranza di momenti fugaci. Ritmi pacifici si muovono in armonia con l’ambiente circostante, alzandosi e abbassandosi come un respiro naturale.
Lena Willikens (DE) dj set
Lena Willikens non suona i classici. Quando è in consolle persino i suoi fan più accaniti spesso non riconoscono i brani che sceglie, ed è proprio questo a renderla unica. La Willikens nutre una passione per i vinili ed è costantemente alla ricerca di gemme musicali rare, ma il suo lavoro non si basa su un singolo brano o su una manciata di tracce. Ciò che la guida è qualcosa di più grande: un’esperienza realmente trasportante per chi si trova sulla pista da ballo. I pezzi che seleziona – siano essi esplorazioni sintetiche bizzarre, rulli proto-industriali minacciosi o altro ancora che sfida qualsiasi classificazione – diventano parte di un tutto più grande e psicologicamente appagante.
Nata e cresciuta in Germania, Willikens ha affinato il suo approccio unico durante una lunga residenza al Salon des Amateurs di Düsseldorf, un locale iconico e fucina di talenti DJ anticonformisti. Oltre al club, ha trovato un’altra piattaforma su Radio Cómeme con il suo programma Sentimental Flashback, che le ha permesso di esplorare percorsi musicali insoliti. La stessa etichetta Cómeme ha pubblicato il suo primo EP nel 2015, Phantom Delia.
Attualmente, le sue avventure radiofoniche proseguono su NTS con il programma mensile Lightning Conductor. Stabilitasi ad Amsterdam, il suo talento curatoriale le ha permesso di creare la quinta edizione della serie Selectors di Dekmantel e di contribuire con una traccia agli EP per il 10° anniversario dell’etichetta. Come remixer, ha lavorato negli ultimi anni su artisti come Lena Platonos, rRoxymore, S U R V I V E, Simian Mobile Disco e Ana Helder, tra gli altri. Parallelamente, ha esplorato nuovi territori con Phantom Kino Ballett, una collaborazione con l’artista Sarah Szczesny che unisce audio-visivo immersivo e arte performativa, offrendo alla Willikens una nuova dimensione per le sue inclinazioni trasportanti.
Ha stretto un sodalizio creativo con Vladimir Ivkovic, dando vita a un dialogo sonoro che esplora gli angoli più oscuri e bizzarri della musica elettronica. Che si esibisca da sola o in collaborazione, la Willikens non è un’artista che segue linee rette. La temperatura della pista è imprevedibile si mescolano mood diversi e un tocco di caos per mantenere le orecchie incollate alla casse e i corpi in vibrazione. I saliscendi tortuosi prevalgono sulle linee dirette e, anche se nemmeno lei conosce sempre la destinazione finale, quando è ai controlli, ne scaturisce sempre un viaggio entusiasmante.
Hagva (ITA) dj set
Hagva emerge dalla sinergia creativa tra CP1, co-founder di Stagno Records, e Not Mass, entrambi membri del collettivo Evolvere.
Il duo sviluppa un linguaggio sonoro che indaga la relazione tra spazio, inteso sia come profondità acustica che come dimensione ultraterrena, e tempo, concepito sia in senso cronologico che come modulazione del design sonoro in ogni singolo elemento compositivo.
Il loro sound si caratterizza per la fusione di pulsazioni metalliche, bassi subsonici e riverberi liquidi, con la stratificazione di glitch cristallini, tribali e ritmiche spezzate. Questo approccio crea un’esperienza immersiva che esplora e stimola i confini della mente e del corpo tra il tangibile e l’immateriale, attraversando generi come techno, bass e IDM e con un’attenzione maniacale alla materialità sonora e alla fruizione sensoriale.
Cobra (ITA) dj set
Cresciuto a pane e winmx, sempre in bici e con il walkman in tasca, Cobra passa la sua infanzia collezionando dischi e sognando una vita in after.
Ventenne senza meta, riunisce gli “scugnizzi” della periferia creando il collettivo TDC Palazzi con cui promuove la sottocultura urbana e porta una ventata d’aria fresca alla nightlife torinese.
Inguaribile romantico, fautore del divertimento, è sempre pronto a costruire su misura l’impianto hi-fi perfetto per il sound che hai sempre sognato ma mai realizzato.
In sala 2:
Vena Takeover
VENA è una piattaforma focalizzata su pratiche sonore di resistenza culturale e una label sperimentale che catalizza progetti editoriali e musicali rilevanti legati a subculture marginalizzate.
Punta a curare ambienti che favoriscano in modo organico l’impegno culturale della sua comunità, promuovendo lo sviluppo di pratiche relazionali basate sulla ricerca e la diffusione di realtà extra-accademiche.
Negli ultimi anni ha attivato residenze artistiche e micro festival tra l’Italia e il Marocco, a Tangeri. In Italia collabora con il centro cult(r)urale di Habitat ed ha uno show mensile “Sonic Resistance Practices” sulla palestinese Radio Alhara.
Flux by Uchiha (ITA) dj set
Resident del progetto VENA, classe 1999, è un giovane produttore e dj con un minuzioso background di studi classici.
Istituisce un’esperienza di ballo focalizzata su battute lente e profondissime, impiantando, quando opportuno, accelerazioni ritmiche costellate da riverberi acid.
Le influenze Dub, la ricerca di radicali sonorità dall’area MENA si intrecciano costantemente con l’avanguardia Europea più sperimentale.Il risultato è un set ibrido in continua mutazione, senza un centro focale preciso, senza una fondamentale costringente, libero di evolversi come se avesse propria autonomia.
Produce il suo primo EP “Movement” (2020), raccogliendo i manifesti dei principali movimenti artistici novecenteschi, successivamente pubblica ”Through the Milky Way Galaxy” nel 2022 per l’etichetta Pyteca.
Nel 2024 esce suo progetto più maturo in vinile “Abell 400” pubblicato da Dubblack.
Mama Matrix & Hans Arsen (IRL & ITA) hybrid set
Mama Matrix è il nome d’arte della musicista, produttrice e selector irlandese Clíona Ní Laoi.
Con un focus sul primitivo e sul metafisico, esplora mondi psichedelici che sfumano i confini tra dub, bass e industrial rituale.
Gran parte del suo lavoro si concentra su collaborazioni e improvvisazioni live con artisti, MC, poeti e performer di vario genere, esplorando come la musica possa essere un potente mezzo di connessione e comunità. È parte di band industrial come Salac, Dreamgirls e All Times Now Nothing, oltre a produrre sotto il suo alias princess difficult. Fa anche parte del collettivo e etichetta d’avanguardia Avon Terror Corps, con base a Bristol.
Hans Arsen, conosciuto anche come MC Oxxy, è uno scrittore, cantante e produttore congolese nato e cresciuto in Italia e attualmente di base a Barcellona. Il suo stile musicale sfugge a qualsiasi categoria, spaziando liberamente tra generi. Dopo il suo primo EP, Liquid, prodotto da Reptilian Expo, Hans ha iniziato a esplorare nuovi mondi sonori, affrontando al contempo le profondità e le oscurità interiori emerse da problemi di salute e altri eventi significativi della sua vita.
Le strade di Mama Matrix e Hans Arsen si sono incrociate a seguito di una conversazione sulla musica in cui si sono profondamente riconosciuti. Da quel momento hanno iniziato a registrare un EP insieme e a esibirsi in set improvvisati.
Arrivano in Buka con un set dub profondo e intenso, orientato alla rivoluzione.
UFOBAR (ITA) live set
Un collettivo musicale che fonde digital folk, dancehall, elettronica ambient evocativa e soundscape industrial. Nato dalla sinergia creativa di amici con background artistici diversi, il progetto attinge a una vasta gamma di influenze, dando vita a un panorama sonoro dinamico e poliedrico.
La band cerca di raggiungere e condividere uno stato emotivo che definiscono “total solar”: un’esperienza sinestetica in grado di creare un legame profondo tra artista e ascoltatore. Grazie alla loro sensibilità sperimentale e alla costante ricerca espressiva, UFOBAR invita il pubblico a un viaggio immersivo in cui la musica diventa dimensione intima e riflessiva.
L’album di debutto della band, “Ufficio Misteri”, è previsto per l’inizio del 2025 e sarà pubblicato dall’etichetta italiana Sunny Crypt.
GIESSE (ITA) dj set
Grazie al suo approccio meticoloso e trasversale, i set di GIESSE sono percorsi lineari e ben definiti: un’esplorazione eclettica che non conosce confini, alternando il fascino conciso del minimalismo musicale alle dinamiche percussive e instancabili tipiche di pratiche tribali lontane.
Un’impronta identitaria precisa, uno stile monolitico difficile da emulare e che non lascia spazio a dubbi.
GIESSE è co-fondatore dell’etichetta HMZ e, dal 2016, è anche produttore ed esecutore sotto lo pseudonimo di SSIEGE.
Federico Tosi – “Almost”
Installazione
Il lavoro di Federico Tosi esplora la tensione tra le dimensioni spaziali e umane, passando senza sforzo dal microscopico al macroscopico. Si muove attraverso un futuro e un passato in cui le prospettive si deformano, i malvagi vengono redenti e gli esseri umani sono sopraffatti da una natura spietata e implacabile.
Con uno sguardo cinico, Tosi spesso rappresenta la catastrofe come se si schierasse con le forze che hanno devastato la realtà. Ricorrono temi di un pianeta usurpato e di un passato dimenticato, che non rivelano rabbia verso l’umanità, ma piuttosto una malinconia per ciò che è andato perduto.
La sua visione del futuro è plasmata da una ricerca tra le rovine, proiettandosi sempre più avanti in un “futuro del futuro”. Il risultato è un universo distopico e grottesco, dove la tecnologia appare al tempo stesso avanzata e già obsoleta.
“Almost” è un automa invecchiato, privo di funzione, con movimenti e comunicazione vocale limitati. Rappresenta un paradosso di complessità e ingenuità, vittima di un sogno d’immortalità che ha portato alla sua rovina e alla perdita di ogni tratto umano.
Come un anziano che tenta di raccontare le storie della sua vita, il robot cerca di comunicare con noi, senza successo. Le sue parole sono sconnesse, i ricordi espressi in troppe lingue. I lunghi silenzi tra le frasi suggeriscono un possibile malfunzionamento della sua CPU. Il paradosso dell’invecchiamento si riflette sia nell’aspetto che nel linguaggio di questo robot: troppo vecchio per parlare, ma troppo resistente per scomparire.