Situazione: Estesa
BUKA
℅ Circolo Amelia
Via Privata Venezia Giulia 19, 20157 – Milano MI
Sala 1:
18:00 – PRIMORDIAL OOZE
20:00 – FULL CIRCLE
00.00 – BRILLANTE
03:00 – PIANETI SINTETICI
05:00 – end
Sala 2:
in alleanza con C3
22:00 – BBLL
23:30 – BZMC
01:00 – 3Phaz live
02:00 – OJOO
04:00 – OSSIA
06:00 – end
Nel Caveau:
EFFIMEROEFFETTO
di Anonima Luci
Installazione
Al circolo trovi da mangiare i piatti vegani-e-non con opzioni gluten free di Ovunque – Riot Catering
Ingresso:
Solo con tessera associativa Amelia 8 €
e con quota di sottoscrizione per l’evento.
La tessera è da richiedere online entro le ore 12:00 del 30/09 ed è valida un anno solare dal momento dell’attivazione.
1. Istruzioni tesseramento:
– Richiedi l’iscrizione sul portale dell’associazione Amelia
– Attendi l’email di presa in carico della richiesta e aspetta la seconda mail di conferma
– Nell’email di conferma trovi il link per effettuare il versamento della quota associativa
La tessera verrà emessa in formato digitale
2. Istruzioni quota Sottoscrizione per l’ingresso:
Una volta effettuato il versamento della quota associativa potrai procedere con l’acquisto della sottoscrizione in due modalità:
– anticipatamente online
– oppure alla porta
Si consiglia la procedura online per garantirsi l’accesso ed entrare più velocemente: chi è già in possesso della tessera ed ha anche già versato la quota può entrare da una corsia veloce predisposta con ingresso tramite QR code.
Chi è già socio o ha concluso la procedura di tesseramento può acquistare a questi link la sottoscrizione :
– a prezzo agevolato con ingresso entro le 20:00 a questo link.
– a prezzo intero con ingresso dopo le 20:00 a questo link.
N.B.
A seconda della rimanenza delle emissioni online,
la disponibilità di biglietti alla porta il giorno dell’evento è limitata.
I titoli di accesso in cassa sono gestiti in base all’affluenza e alla capienza disponibile al momento.
Politica d’ingresso, anzi, di uscita:
La Festa è un ambiente, va tutelato insieme a coloro che scelgono di unirsi e frequentarlo.
Buka è una festa itinerante e a seconda degli spazi che occupa ha delle modalità di accesso e fruizione ogni volta differenti.
In questo caso si trova in un Circolo: coloro che si associano hanno pari diritti di accesso e non può essere precluso l’ingresso ai tesserati.
La Buka, in ogni caso e preventivamente, vuole tutelare l’atmosfera di Festa, prediligendo la compresenza di tipologie umane compatibili.
Per salvaguardare la Situazione vuole stimolare una fruizione più consapevole e di aiuto reciproco.
Per questo motivo all’interno ci sarà uno staff dedicato per raccogliere segnalazioni ed essere in ascolto di voi tutte e tutti in caso di comportamenti sgradevoli o di disagio personale.
Chiunque abbia atteggiamenti molesti o irrispettosi verso le altre persone presenti potrà essere segnalato allo staff e verrà accompagnato all’uscita.
All’interno della Festa:
Anno: 2023
Ripartono le danze indoor con la Buka in versione Estesa, nello spazio e nel tempo: 12 ore, due sale e un Caveau.
Si inizia alle 18:00, ci troviamo in orario aperitivo per i primi brindisi; fino alle 20:00 si paga la metà e al Circolo si può mangiare tutto il giorno.
In sala 1 apre la cerimonia Primordial OOze, anima multiforme di Communion, Macao e Cortex of Light. Dalla Francia approda in Italia lo storico sodalizio tra Alexis Le-tan e Joakim di nome Full Circle per 4 ore di groove Goano rallentato a 33 giri. Infiamma poi la pista Brillante e chiude le danze Pianeti Sintetici.
Sul secondo soundsystem si celebra l’alleanza con C3, spazio di ricerca sonora con cui la Buka unisce le forze e intercetta un mix eterogeneo e imprevedibile di suoni oltre i confini italici che alza irrimediabilmente la temperatura e la densità della seconda sala. Dal Belgio in apertura Bear Bones, Lay Low, poi Black Zone Myth Chant dalla Francia, dal Cairo il live di 3Phaz, da Bruxelles la dancehall distorta di Oojo Gyal e in chiusura il “Sound of Bristol” di Ossia.
Con la Buka riapre anche il Caveau blindato che un tempo custodiva opere d’arte quando prima del Circolo c’era un deposito di lusso.
Il piccolo bunker torna in vita per custodire ancora progetti artistici; questa volta con l’installazione laser “EffimeroEffetto” di Anonima Luci.
Dalle 18:00 in Sala 1:
Primordial OOze dj set
Chi ben comincia è a metà dell’opera, per questo il viaggio in sala 1 comincia con Primordial OOze:
Dopo aver mosso nel 2014 i suoi primi passi attraverso gli spazi multidimensionali di Macao, centro occupato di sperimentazione artistica, attualmente scomparso ma non dimenticato, è stato uno dei membri fondatori del festival Saturnalia e motore primo dietro gli eventi e gli artefatti alieni di Commmunion.
Oltre alla creazione di colonne sonore per sogni chimici con l’alias xàr num e all’esplorazione di ritmi subacquei con il trio Cortex of Light, è anche una delle menti dietro A.R.X. (Ambient Rave Experience).
Sovrapponendo echi da un mondo senza tempo e frammenti di orizzonti futuri ancora inesplorati, i suoi mix sono vari quanto i momenti in cui avvengono o da cui traggono ispirazione: derive estatiche, zone oniriche, ritmi narcotici e suoni impossibili.
Full Circle (FR) dj set
Fare un “Full Circle” un giro completo, significa compiere un tragitto e tornare al punto di partenza (o quello che si ritiene tale).
Alexis Le-Tan (Wonders Ovze World) è un vecchia conoscenza della Buka dai tempi di via Boffalora e insieme Joakim (Tigersushi, Crowdspacer), formano un sodalizio che ri-processa il nostro passato elettronico. Produttori esoterici esperti, DJ e buoni amici: il loro pedigree è indubbio, caratterizzato da un suono che va oltre ciò che solitamente accade tra i binari dei 45 e 33 giri.
Dal 2014 ci hanno fornito bellissimi edit e versioni di lontane reliquie elettroniche di Goa, dove Alexis suonava insieme a dj Hytrek aka Pepe de Noche ad inizio anni 90’. Hanno remixato Die Orangen, 10Lec6 e Tapan, oltre ad essere andati immediatamente sold-out con le uscite su Good Morning Tapes e sulla Offen di Vladimir Ivkovic.
Full Circle ri-elabora il suono edonistico di fine millennio in una luce che riflette uno spazio diverso per il nostro tempo attuale, con la capacità di tendere dei ponti tra decadi diverse, per farci fare un “giro completo” in pista e chiudere il cerchio.
Brillante dj set
A distanza di un anno torna in Buka Brillante con il suo stile distintivo che naviga tra generi e BPM, con la capacità di fondere brani rallentati, ibridazioni contemporanee, techno, progressive e trance, per creare un viaggio fluido, ipnotico e profondamente ballabile.
Suona e produce musica da una decade con innumerevoli nomi e progetti. Con la Buka condivide lo spirito profondo “della dignità del Ballo, della Festa e di tutti suoi praticanti” citando una sua release:
“Un rave è un rave, la festa del mondiale. Ora, nonostante tutto, confonderli è normale. Se celebri lo stato è tutto più legale, ma io non ho nazione né consenso popolare Ora, nonostante tutto, fare delirio è naturale. Ballare è normale, Rave ovunque, Rave legale”
Pianeti Sintetici dj set
Bio-sonorità provenienti da remoti sistemi solari.
Chiude la sala principale Pianeti Sintetici, il nuovo progetto concettuale di Davide Perrone (Primal Code) che atterra in Buka e presto sarà al Positive Education festival in Francia. Trae ispirazione dalle fabbriche di Magrathea, un pianeta di Douglas Adam nella sua classica opera spaziale “The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy”, dove si trovano i pianeti artificiali come prodotti su commissione.
“Mi piace pensare ai ruggiti delle creature abitanti altri sistemi solari. Atmosfere rarefatte, sequenze aliene, scale tonali sconosciute. Vedo Pianeti Sintetici come un progetto di ricerca aperto, dove posso esplorare e concretizzare la mia immaginazione sonora e visiva.”
In sala 2:
In alleanza con C3
BBLL – Bear Bones, Lay Low (BE) dj set
Origini Venezuelane, da tempo residente in Belgio, BBLL ovvero Bear Bones, Lay Low produce da più di 10 anni un mix psichedelico di musica elettronica contrapponendo sorgenti digitali e analogiche.
Unisce melodie e ritmiche ripetitive insieme a suoni dissonanti con l’intento di indurre una trance multi-strato adatta sia per l’ascolto, sia per danze estatiche.
Le sue performance hanno colto le attenzioni di contesti molto diversi tra loro e infatti sono passate sia dai festival più sperimentali sia dalle club Night più open-minded.
BBLL tra i tanti progetti è anche metà del duo TAv Exotic ed è uscito su Kraak, Ekster, Lullabies for Insomniac e BAKK tra le tante altre, i suoi materiali più recenti invece sono stati pubblicati su No Label di Rush Hour.
“Personal music shit transitions assistant using the mask of the DJ to perform musical selection and collages for an audience.”
BZMC – Black Zone Myth Chant (ES / Edition Gravats) dj set
Maxime Primault è un musicista francese, nato nel 1983. Chitarrista e manipolatore di effetti francese nel 2015 passava allo Strip di Padova per la Buka appena uscito sulla Edition Gravats di Low Jack.
Sviluppa una ‘psichedelia afro-centrica’: atmosfere tribali, voci rallentate, suoni da paesaggi di una natura surreale e sintetizzata. Ha dato vita a numerosi progetti nel corso degli anni, incluso Black Zone Myth Chant (o BZMC), originariamente descritto come «Sun Ra incontra Dj Screw».
«Masterfully disorienting, flickering with FX, drops, and narcotic murmuring, at the threshold of dissociative and dubstep.»
3Phaz (EG / 100Copies) live
3Phaz è un produttore elettronico con sede al Cairo noto soprattutto per il suo album di debutto “Three Phase”, una novità potente e fresca sul suono egiziano del mahraganat/shaabi; il disco è stato pubblicato dalla label 100Copies nel 2020.
Con ulteriori EP e remix pubblicati su Rinse, Boomkat, Polaar, Nashazphone e Irsh, 3Phaz si è rapidamente fatto strada nella scena musicale internazionale permettendogli di esibirsi nei club di tutta Europa e ora di passaggio a Milano prima di approdare all’Unsound di Cracovia.
Ojoo (MA) djset
Nata e cresciuta in Marocco ora vive a Bruxelles. I mix di Ojoo sono costruiti attorno all’atmosfera e al groove.
Un calderone vorticoso di ritmi che attraversano un intero spettro di generi, dalla dancehall della vecchia scuola alle sue mutazioni più futuristiche e distorte, intrecciandosi attraverso dub, reggaeton, dembow, grime e talvolta escursioni nel noisy, sporco e fangoso, con illbient, musica concreta e altro ancora.
Ossia (UK) djset
È la mente dietro alcune delle realtà più interessanti di Bristol (NoCorner / LAVALAVA / FuckPunk / Hotline Recordings / Peng Sound Records / Mechanical Reproductions) e membro del collettivo Young Echo.
Oltre alle sue etichette ha pubblicato su Blackest Ever Black, e Berceuse Heroique.
Ossia rappresenta la migliore tradizione sonora del sottosuolo di Bristol e si è preso negli anni tutta l’attenzione che merita per come ha piegato le regole e le strutture dei generi e delle convenzionali proposte da club.
I suoi live e dj set includono una serie di influenze eccentriche e contemporanee che passano dal grime alla techno, dal jazz agli steppers, dal post punk all’industrial muovendosi continuamente da momenti sospesi a parti più energetiche e da pista.
“Ossia’s sound world is an amalgamation of heavy-weather, beyond-good-and-evil soundsystem poetics, channelling raw and rootical techno, isolationist abstraction, and dub at its most turbulent and raw-nerved and space-time-warping.”
Nel caveau:
Anonima Luci – “EffimeroEffetto”
Anonima Luci è uno studio di lighting design e light art fondato nel 2018 a Milano da Alberto Saggia e Stefania Kalogeropoulos.
EffimeroEffetto è un’opera immersiva già realizzata che consiste in una serie di circuiti con 350 laser montati su rete sospesa, che creano una selva di fili rossi. L’alterazione percettiva è molto forte, facendo emergere il comportamento automatico di schivamento di questi fili, che in realtà non hanno una natura materica, per cui possono essere tranquillamente attraversati.
EffimeroEffetto è una riflessione sulle vite frenetiche che tutti noi conduciamo e ci portano a soffermarci in superficie e accontentarci dell’effimero, senza sentire il bisogno di andare oltre. L’apparenza pesa più delle cose stesse.
L’opera quindi vuole sottolineare come l’astratto è capace di creare del contenuto definendo spazi fisici e temporali, che una volta conclusi rimangono come ombre nella memoria.